Nuova Riveduta:

Luca 11:34

La lampada del tuo corpo è l'occhio; se l'occhio tuo è limpido, anche tutto il tuo corpo è illuminato; ma se è malvagio, anche il tuo corpo è nelle tenebre.

C.E.I.:

Luca 11:34

La lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre.

Nuova Diodati:

Luca 11:34

La lampada del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è sano, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malato, anche tutto il tuo corpo sarà pieno di tenebre.

Riveduta 2020:

Luca 11:34

La lampada del tuo corpo è l'occhio; se l'occhio tuo è sano, anche tutto il tuo corpo è illuminato ma, se è viziato, anche il tuo corpo è nelle tenebre.

La Parola è Vita:

Luca 11:34

I tuoi occhi sono come una lampada per il tuo corpo: infatti lasciano intravedere il tuo intimo. Se i tuoi occhi sono puri, vuol dire che tutto in te è luce, ma se i tuoi occhi sono peccaminosi vuol dire che tutto in te è tenebre.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Luca 11:34

La lampada del tuo corpo è l'occhio; se l'occhio tuo è sano, anche tutto il tuo corpo è illuminato; ma se è viziato, anche il tuo corpo è nelle tenebre.

Ricciotti:

Luca 11:34

La lucerna del corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se è guasto, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre.

Tintori:

Luca 11:34

Lume del tuo corpo è il tuo occhio. Se l'occhio tuo è puro, sarà lucente tutto il tuo corpo; se poi è guasto, anche la tua persona sarà nelle tenebre.

Martini:

Luca 11:34

La lampana del tuo corpo è il tuo occhio. Se il tuo occhio sarà semplice, tutto il tuo corpo sarà illuminato: se poi (l'occhio) sarà cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso.

Diodati:

Luca 11:34

La lampana del corpo è l'occhio, se dunque l'occhio tuo è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se l'occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo ancora sarà tenebroso.

Commentario abbreviato:

Luca 11:34

29 Versetti 29-36

Cristo promise che sarebbe stato dato un altro segno, quello del profeta Giona, che in Matteo è spiegato come la risurrezione di Cristo, e li avvertì di migliorare questo segno. Ma anche se Cristo stesso fosse il predicatore costante di ogni congregazione e operasse quotidianamente miracoli in mezzo a loro, se la sua grazia non umiliasse i loro cuori, non trarrebbero profitto dalla sua parola. Non desideriamo più prove e insegnamenti più completi di quelli che il Signore si compiace di offrirci. Dobbiamo pregare senza sosta affinché i nostri cuori e le nostre menti si aprano, per trarre profitto dalla luce di cui godiamo. E soprattutto facciamo attenzione che la luce che è in noi non sia tenebra; perché se i nostri principi guida sono sbagliati, il nostro giudizio e la nostra pratica devono diventarlo ancora di più.

Riferimenti incrociati:

Luca 11:34

Sal 119:18; Mat 6:22,23; Mar 8:18; At 26:18; Ef 1:17
At 2:46; 2Co 1:12; 11:3; Ef 6:5; Col 3:22
Ge 19:11; 2Re 6:15-20; Sal 81:12; Prov 28:22; Is 6:10; 29:10; 42:19; 44:18; Ger 5:21; Mar 4:12; 7:22; At 13:11; Rom 11:8-10; 2Co 4:4; 2Te 2:9-12

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